CAMPIONAMENTO MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

Recentemente, numerose commesse ci hanno portato a confrontarci con un materiale ben noto per la sua pericolosità: l’amianto.

Tubo con rivestimento in MCA

L’amianto o asbesto è costituito da un insieme di minerali silicatici della serie dei serpentini e degli anfiboli con consistenza fibrosa, che si trova nelle rocce metamorfiche di origine magmatica che abbiano subito il processo della serpentinizzazione. l minerale di gran lunga più estratto ed utilizzato per la produzione di Materiali Contenenti Amianto (MCA) è stato il crisotilo.

L’Italia, grazie alla sua miniera Amiantifera di Balangero (TO), fu tra i Paesi maggiori estrattori e produttori di MCA. Questo minerale, con proprietà ignifughe e termoisolanti venne utilizzato e addizionato ad altri composti a partire dai primi anni del ‘900 con sua più larga diffusione tra gli anni Sessanta e Novanta, fino a quando, con la legge n. 257 del 1992, ne venne vietata l’estrazione, l’utilizzo e commercializzazione perché riconosciuto ufficialmente cancerogeno.

Stucco per finestre contenente amianto

Gli MCA friabili sono quelli che possiedono una scarsa coesione e una elevata concentrazione di fibre di amianto, a causa della loro scarsa aggregazione sono tra i materiali che maggiormente possono disperdere fibre nell’aria. L’esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità di fibre di amianto nell’aria infatti, aumenta sensibilmente il rischio di contrarre patologie a carico dell’apparato respiratorio.

Oltre al più noto tetto in cemento-amianto, o Eternit (dal nome della ditta che lo produceva), l’amianto veniva aggiunto a molti altri composti e può tuttora essere ritrovato all’interno di vecchi edifici in forma di:

 

  • Cartongesso e carta da parati;
  • Rivestimenti per canne fumarie, tubazioni e guarnizioni;
  • Spruzzato come isolante per superfici;
  • Stucco per finestre e vernici;
  • Pavimenti in vinil-amianto;
  • Indumenti protettivi e tessuti d’arredo.

Il team ZULBERTI è stato incaricato della redazione di un piano di caratterizzazione di alcuni edifici risalenti agli anni Trenta, i quali verranno sottoposti a intervento di bonifica.

Lo scopo della caratterizzazione è principalmente mappare ed identificare tutte le potenziali fonti di materiali contenti amianto: attraverso l’analisi visiva degli edifici, il campionamento e l’analisi da parte di laboratorio chimico accreditato, è possibile accertare o meno la presenza di fibre di amianto, individuando le porzioni di struttura da bonificare.

Questo tipo di caratterizzazione risulta fondamentale al fine di ottenere un quadro completo dello stato degli edifici e pianificare gli interventi di risanamento e demolizione, senza perdere di vista i costi di smaltimento dei materiali di risulta.

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